Diritto d'autore e generazione di immagini: Normative Europee ed AI Act

Diritto d’autore e GenAI: di chi sono i contenuti che generiamo con questi strumenti, e cosa dice l’AI Act?
Cos’è il diritto d’autore
Il diritto d’autore è un insieme di diritti legali che proteggono le opere originali di autori, artisti e creatori. Questo vuol dire che si conferisce ai titolari di questo diritto l’utilizzo, la riproduzione e la distribuzione esclusiva rispetto alle loro opere. Viene anche citato in inglese come “copyright”.
In contrapposizione, il copyleft è un approccio che permette agli autori di concedere i diritti d’uso delle loro opere a condizione che eventuali opere derivate siano condivise allo stesso modo. Questi concetti sono fondamentali nel contesto della generazione di contenuti da parte di sistemi di intelligenza artificiale, come le immagini create da modelli generativi.
Cosa dice l’Europa sul diritto d’autore
Stando alle normative europee, la questione dei diritti d’autore nelle opere generate da IA è complessa e in continua evoluzione. Attualmente, le normative europee riconoscono la protezione del diritto d’autore solo per le opere create da esseri umani. Pertanto, le immagini generate interamente da IA non possono essere protette da copyright a meno che non vi sia un contributo creativo significativo da parte di un autore umano.
L’AI Act e il diritto d’autore
L’AI Act, approvato dal Parlamento Europeo il 13 marzo 2024, introduce un quadro normativo per l’uso dell’intelligenza artificiale nell’Unione Europea. Questo regolamento si applica a tutte le aziende che operano in Europa e stabilisce norme specifiche per la gestione del copyright nei contenuti generati o utilizzati dai sistemi di IA.
Le principali disposizioni dell’AI Act relative al diritto d’autore includono:
Licenze necessarie: Le aziende devono garantire di avere le licenze appropriate per qualsiasi contenuto protetto da copyright utilizzato nei loro sistemi di IA. L’uso non autorizzato può comportare severe sanzioni.
Protezione delle opere generate: I testi e le immagini generate da IA possono essere soggetti a copyright se rispettano requisiti di originalità e creatività, quindi gli autori possono e devono registrare tali opere per ottenere la protezione legale.
Sanzioni: Le violazioni delle norme sul copyright possono comportare sanzioni amministrative significative, fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato mondiale totale annuo dell’impresa che trasgredisce.
Implicazioni
Con l’avvento dell’AI Act, è diventato cruciale comprendere come le normative influenzino la creazione e l’utilizzo delle immagini generate da IA. Le aziende che sviluppano o utilizzano IA devono assicurarsi che i materiali usati siano autorizzati dai titolari dei diritti. Ciò implica che l’IA non può utilizzare liberamente opere protette senza il consenso dei creatori o dei detentori dei diritti.
Contributo umano nella creazione
La normativa sottolinea anche che le opere generate da sistemi di IA possono essere tutelate dal diritto d’autore solo se vi è un apporto creativo umano significativo. Questo significa che il semplice utilizzo di un software per generare immagini non è sufficiente per ottenere la protezione del copyright; è necessario dimostrare un intervento creativo da parte dell’autore.
In altre parole, generare immagini tramite DALL-E o simili, non vi dà il diritto d’autore su ciò che andate a produrre: bisogna dimostrare qual è e quanto è effettivamente l’apporto creativo da parte di chi ha creato l’immagine.
Questo non vuol dire che, al contrario, il diritto d’autore allora ricada direttamente sul sistema che ha prodotto l’immagine: da una parte c’è il tool e chi lo detiene, poi chi lo ha sviluppato, chi ha realizzato le opere che il software usa per produrre nuovo materiale e anche chi ha fisicamente lavorato al software per realizzare la nuova opera.
Non solo: c’è la questione di stabilire se la nuova opera, in quanto rielaborazione di materiale esistente realizzata da un software, si possa definire frutto di originalità e creatività, due requisiti che normalmente servono a definire se si può registrare il copyright.
Responsabilità legale
Un altro aspetto importante riguarda la responsabilità legale degli utenti finali. Se un’immagine generata tramite una piattaforma AI viola i diritti d’autore, l’utente potrebbe essere ritenuto responsabile. La maggior parte delle piattaforme, come DALL-E e MidJourney, trasferisce gran parte della responsabilità sull’utente, rendendolo responsabile per l’uso improprio del contenuto creato: se, per esempio, si riutilizza l’immagine di un altro utente che, nel frattempo, ne ha registrato il diritto d’autore, si violano i termini.
Interessante come MidJourney riporti nel suo Help center il pieno diritto delle immagini create con MidJourney, MA poi specifichi tra le “piccole” eccezioni che, utilizzandolo, i servizi, si conceda a Midjourney, alle sue affiliate, successori e assegnatari una licenza di copyright perpetua, mondiale, non esclusiva, sublicenziabile, gratuita, esente da royalty e irrevocabile per riprodurre, preparare lavori derivati, mostrare pubblicamente, eseguire pubblicamente, sublicenziare e distribuire i contenuti che vengono inseriti nei servizi.
In altre parole, è tuo, fintanto che non è di Midjourney.
Un po’ più chiara è la policy di DALL-E, che dice: “In base alle Norme e ai Termini sui Contenuti, sei il proprietario/a delle immagini che crei con DALL·E, includendo il diritto di ristampare, vendere e commercializzare le immagini prodotte, indipendentemente dal fatto che un’immagine sia stata generata tramite un piano gratuito o a pagamento.”
E se le immagini utilizzate violano il diritto d’autore? Compra francobolli extra-continentali e manda una raccomandata.
Conclusione
Le normative europee sul diritto d’autore in relazione alla generazione di immagini tramite intelligenza artificiale stanno evolvendo rapidamente con l’introduzione dell’AI Act. Questa legislazione mira a garantire che i diritti degli autori siano rispettati e che l’utilizzo delle tecnologie IA avvenga in modo responsabile. Con il continuo sviluppo della tecnologia, sarà fondamentale monitorare come queste normative si adatteranno alle nuove sfide e opportunità nel campo della creatività digitale.