Voglio diventare... Agile Delivery Manager

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  • 2024-06-04 - 4 minuti
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Di energia ne ha da vendere: è una di quelle persone che ti ispirano a essere e fare il tuo meglio, per vivere meglio, e lei di questa “piccola” lezione ne ha fatto il suo motto: conosciamo Sabrina Scarpati, Agile Delivery Manager!

Descriviti in 100 parole.

Già il fatto che abbia iniziato a scrivere con un tool che conta le parole dice qualcosa di me, odio gli sprechi! Sono una persona curiosa e coraggiosa e grazie a queste due caratteristiche ho costruito una carriera ricca e variegata nell’advertising, nel retail e adesso nel digital. Sempre pronta ad agire per quello in cui credo, sono un’attivista per la parità di genere e l’empowerment delle donne rifugiate. Le mie passioni: 🛤️🏊🧘📚

In cosa consiste il ruolo di Agile Delivery Manager(Esempio: che attività svolgi, se lavori in solitaria o in team, ecc.);

L’Agile Delivery Manager (facciamo che da qui in avanti lo chiamiamo ADM, ok?) è la persona che nel team si concentra sulla supervisione dell’intero processo di consegna, assicurando che i prodotti o i progetti siano completati con successo ed efficienza. Come dice il nome siamo in un contesto Agile, una metodologia molto diffusa nell’ambito della progettazione e sviluppo di software, che si basa sui principi di questo [manifesto] (https://agilemanifesto.org/iso/it/manifesto.html)…quindi il team è essenziale!

Qual è la soft skill più importante che deve possedere una Agile Delivery Manager?

Mi ricollego alla risposta precedente, io sposo pienamente il primo principio del manifesto che considera più importanti “gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti”. Quindi per una ADM è cruciale avere capacità di osservare le relazioni all’interno del team e con gli altri attori, saper ascoltare attivamente e riuscire a creare rapporti di fiducia.

La maggior parte di noi utilizza i social per parlare dei propri successi, ma la realtà è che siamo quel che siamo grazie al 90% dei nostri errori. Racconta il tuo più grande fallimento da quando lavori nel settore, che però ti ha reso ciò che sei.

Lo considero un grande fallimento perché è un errore seriale, magari a distanza di tempo ma ci sono ricaduta più volte (a volte siamo i nostri errori ahahah): ho affrontato un periodo difficile per la mia salute ma per lungo tempo ho cercato di minimizzare al lavoro, cercando comunque di portare avanti tutto come se niente fosse. Spoiler: non solo non funziona ma rischia anche di corrodere le relazioni, le persone non capiscono perché ti comporti in un certo modo e come mai sei cambiata. In un contesto in cui c’è la cultura del feedback si possono superare queste difficoltà perché ci si parla e, nel mio caso, si capisce che anche se assomigli in tutto e per tutto a Wonder Woman, non lo sei 😀

Come fare per diventare una Agile Delivery Manager? (Esempio: servono/sono utili certificazioni, esperienze precedenti particolari, competenze necessarie, tecnologie, tips&tricks ecc.);

Partirei proprio dall’Agile, capire bene in cosa consiste la cultura e la pratica e poi approfondire magari con gli IAD (Italian Agile Days) e tutti i loro contenuti. Ci sono varie certificazioni e corsi che si possono seguire, mentre rispetto alle esperienze vedo che è più semplice muoversi tra i diversi ruoli di questo mondo (scrum master, product owner) che arrivare da esperienze differenti (es. project manager) perchè il mindset e la cultura sono completamente diversi.

Parlando di successi, qual è il tuo prossimo obiettivo? Quale ruolo vorresti ricoprire entro i prossimi 3 anni?

Ho bisogno di consolidare al momento, sono in questo settore da tre anni e ho ancora tanto da imparare e costruire.

Conosci il tema gender gap in ambito STEM? Se sì, secondo te, come fare per superarlo? (Fai anche riferimenti a situazioni reali in cui hai avuto modo di fare la tua parte!)

Dai questa domanda l’hai scritta per me! Conosco il tema del gender gap nella vita professionale non solo in STEM! ho potuto percepire le disparità e i pregiudizi in tutti i settori nei quali ho lavorato, ma proprio nell’ultimo periodo ho deciso che era il momento di attivarsi e quindi:

  • sono diventata volontaria e parte della community di Sistech che supporta l’empowerment delle donne rifugiate e il loro inserimento nel mondo tech e digital
  • ho scritto con un gruppo di persone il manifesto italiano per l’uguaglianza delle ragazze e delle donne nella tecnologia e ne porto avanti le azioni concrete
  • mi sono associata a SheTech e partecipo attivamente a tante iniziative, sia per confronto (nell’ultimo incontro live mi sono resa conto che non ero in una stanza con così tante donne dal tempo del liceo classico!) che per la formazione

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