Voglio diventare una... Business Analyst

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  • 2023-01-24 - 6 minuti
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Mi chiamo Licia Tomaiuolo e svolgo la professione di Business Analyst, ruolo che forse non tutti oggi conoscono con sufficiente chiarezza. Ancor prima di conseguire la Laurea Magistrale in Economia, ho iniziato ad occuparmi di progettazione e analisi dei dati in vari ambiti, avvicinandomi al mondo della programmazione e dei più comuni software statistici open source. La passione che nutrivo da sempre per il mondo dell’innovazione, mi ha poi spinto a cercare ulteriori percorsi formativi, con un focus particolare su Business Intelligence e Data Science, fino alla partecipazione a specifiche Academy e al successivo ingresso nel campo a livello lavorativo.

In cosa consiste il ruolo di Business Analyst?

L’attività del Business Analyst consiste innanzitutto nel recepire e individuare, il più correttamente possibile, una serie di requisiti funzionali per poi tradurli in proposte operative da sviluppare e conseguentemente implementare, in stretta collaborazione con più figure tecniche specializzate.

A seconda delle esigenze, infatti, l’obiettivo è quello di utilizzare la BI per trasformare dei dati non strutturati in informazioni utili e significative, combinando business analytics, data mining e data visualization, nonché strumenti e infrastrutture per i dati, al fine di poter compiere scelte strategiche ed operative più efficaci.

Affinché ciò sia possibile, risulta fondamentale che ogni risorsa all’interno del team svolga il proprio ruolo rendendo disponibili e a vantaggio di tutti le proprie competenze, in modo da riuscire a cooperare su più ambiti, soluzioni tecnologiche e settori di riferimento.

Dotato di abilità legate a entrambi i mondi, IT e funzionale, il Business Analyst deve, dunque, essere capace di comunicare con tutti utilizzando il giusto grado di dettaglio e tecnicismo, occupandosi di rielaborare i dati disponibili per estrarre nuove informazioni da rendere visibili e navigabili a differenti livelli di granularità o aggregazione.

Qual è la soft skill più importante che deve possedere una Business Analyst?

Credo che la soft skill principale da possedere per svolgere al meglio il ruolo di Business Analyst, ma forse anche più in generale per questo tipo di professioni, consista nella capacità di risoluzione dei problemi, comunemente definita problem solving, e di relativa condivisione delle soluzioni.

È molto importante essere pronti ad affrontare criticità e problematiche inaspettate, individuando nei giusti tempi quella che può ritenersi la soluzione migliore, condividendola correttamente con tutti i soggetti interessati.

Di conseguenza, risultano fondamentali anche tutte quelle competenze trasversali o comportamentali che fanno riferimento a capacità comunicative, proprietà di linguaggio, precisione, capacità decisionali, serietà, time management, flessibilità, capacità di lavorare in gruppo, gestione dello stress, intelligenza emotiva, spirito di adattamento e creatività.

Si tratta di caratteristiche che, seppur a volte sottovalutate, consentono di distinguersi positivamente sia a livello umano sia dal punto di vista professionale.

La maggior parte di noi utilizza i social per parlare dei propri successi, ma la realtà è che siamo quel che siamo grazie al 90% dei nostri errori. Racconta il tuo più grande fallimento da quando lavori nel settore, che però ti ha reso ciò che sei.

Il fallimento rappresenta forse l’unica via per raggiungere un certo grado di consapevolezza, l’unico modo per comprendere dove abbiamo sbagliato e farne tesoro per il futuro.

Probabilmente il mio più grande errore, provenendo da un altro ambito, economico e non direttamente legato al mondo dell’AI e della programmazione, è stato quello di pensare che non sarei mai stata abbastanza in linea con le figure e i requisiti che caratterizzano solitamente questo campo, non comprendendo, invece, che ogni singolo sbaglio poteva rappresentare un’occasione in più per crescere e migliorare.

Con il tempo, coltivando sempre più passione ed entusiasmo, ho capito che, con la giusta determinazione e forza di volontà, anche ciò che può sembrarci impossibile, pian piano si può imparare.

Malgrado i rifiuti e le critiche che si possono ricevere, ognuno di noi possiede delle caratteristiche che lo rendono unico, nella vita privata così come nel lavoro, e prima o poi si presenta la giusta opportunità, in grado di far emergere il proprio valore.

Un esperto è uno che ha fatto tutti gli errori possibili nel suo campo. (Niels Bohr)

Come fare per diventare una Business Analyst?

Per poter svolgere il ruolo di Business Analyst, un percorso accademico in ambito STEM può sicuramente facilitare la comprensione di determinate tematiche e la realizzazione di specifiche attività sui dati, che puntano ad estrapolare, analizzare, rielaborare e visualizzare le informazioni di interesse.

Attualmente esistono Academy e percorsi formativi mirati, organizzati da agenzie per il lavoro o dalle aziende stesse, con l’obiettivo di formare in modo intensivo un certo numero di risorse, da inserire successivamente mediante stage, apprendistato o altre tipologie contrattuali.

Per quanto riguarda le competenze tecnologiche, a seconda dell’azienda, delle mansioni e del livello di seniority del ruolo a cui si fa riferimento, i requisiti possono variare: dai linguaggi di programmazione di cui è richiesta la conoscenza, all’utilizzo più o meno avanzato delle tecnologie previste, fino alle certificazioni da possedere in ambito BI, le quali vanno a comprovare le diverse conoscenze acquisite.

In ogni caso è molto importante mostrare un elevato grado di flessibilità e adattamento, in quanto si tratta di una professione che richiede una formazione costante su temi in continua evoluzione.

Parlando di successi, qual è il tuo prossimo obiettivo? Quale ruolo vorresti ricoprire entro i prossimi 3 anni?

Entro i prossimi 3 anni vorrei impegnarmi per ottenere una crescita sia a livello di competenze tecniche sia relativamente al tipo di ruolo da ricoprire, con specifiche mansioni e responsabilità.

Il mio prossimo obiettivo, dunque, è quello di rafforzare le conoscenze che possiedo rispetto alle tecnologie che attualmente adopero in ambito Business Intelligence, ma anche imparare ad utilizzare nuovi tool, seguendo poi un percorso parallelo di crescita sul piano gestionale ed organizzativo.

Mi piacerebbe, infatti, conseguire ulteriori certificazioni, relative ad esempio anche all’ambito del Project Management, e magari intraprendere una formazione di tipo Executive, ossia di perfezionamento di alto livello.

Conosci il tema gender gap in ambito STEM? Se sì, come fare per superarlo?

Credo che il tema gender gap in ambito STEM sia, purtroppo, qualcosa di cui si sentirà ancora tanto parlare nei prossimi anni. La cultura che contraddistingue ogni Paese spinge, inevitabilmente, le donne a inseguire obiettivi di vita molto diversi tra loro, prediligendo troppo spesso professioni considerate tipicamente “femminili”.

A prescindere dai vari fattori che possono influenzare tali scelte, ritengo che la decisione dipenda molto dall’interesse, più o meno forte, che si può manifestare nei confronti di certe discipline e tematiche, la giusta motivazione in grado di spingerti a intraprendere una strada piuttosto che un’altra, a dispetto di ogni difficoltà e pregiudizio.

Personalmente, ho avuto modo di vivere situazioni reali in cui, frequentando determinati percorsi formativi o svolgendo alcune professioni, sono stata considerata meno brava di altri solo perché in minoranza all’interno di ambiti prettamente maschili.

Con il tempo ho iniziato, tuttavia, a percepire meno questo divario, scegliendo anche contesti diversi, in grado di valorizzare maggiormente la figura femminile e distribuire in modo più equo i vari ruoli e le relative responsabilità.

Del resto, le donne possiedono da sempre delle doti innate, considerate indispensabili in certi campi… Dunque, perché rinunciarvi?

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