Voglio diventare... Content Designer
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Sono Chiara, una romana dall’accento ruspante trasferitasi a Parigi per amore ormai 4 anni fa.
Cresciuta in una famiglia di insegnanti, ero destinata a diventare una maestrina dalla penna rossa.
Ma al liceo mi sono appassionata di lingue straniere, e sono stata in bilico tra 2 mestieri diversi: da una parte, professoressa di francese; dall’altra, traduttrice.
Dal 2021, ho trovato il modo di conciliare la mia passione per le parole con un ambiente sempre in effervescenza come quello della #tech.
In cosa consiste il ruolo di Content Designer?
Il Content design è una specializzazione del design focalizzata sul contenuto.
La figura del/la Content designer usa le parole per rassicurare e guidare l’utente, per far sì che diventi autonomo e sia invogliato a usare un prodotto digitale (su applicazione, da mobile o desktop) dalla fase iniziale di onboarding fino alla padronanza completa del prodotto.
Questo ruolo lavora all’interno di un team Design, principalmente con figure come Product manager, Product designer, e Developer.
Il/la Content designer si occupa di:
- Co-creare nuove funzionalità, dalla fase iniziale di ricerca fino alle delivery finale
- Supportare i team di design e prodotto nelle attività quotidiane
- Mantenere il prodotto attuale sempre aggiornato, soprattutto a livello di terminologia e value proposition
- Formare il team Design al Content design, tramite atelier, linee guida ed evangelizzazione
- Allinearsi con i team Marketing e Brand per garantire coerenza tra la presentazione delle funzionalità e le loro effettive caratteristiche.
Qual è la soft skill più importante che deve possedere una Content Designer?
Secondo me, la soft skill più importante di un Content designer è la capacità di prioritizzare.
Molto spesso, quando si è Junior, siamo tentati di lavorare su tanti progetti in contemporanea, perché vogliamo far vedere come l’esperienza utente cambia quando mettiamo il contenuto al centro. Ma, purtroppo, siamo talmente spalmati su tutto da non riuscire ad avere un impatto significativo su niente. E poi, perché assumere un secondo Content designer, se il primo riesce a seguire tutto?
Ho imparato così a scegliere i (pochi) progetti su cui lavorare in base agli obiettivi del business. Così, sono veramente presente dalla A alla Z, metto in sordina l’ammasso di progetti in corso, e riesco ad avere maggiore impatto perché sono più consapevole del contesto e delle sfide da affrontare.
La maggior parte di noi utilizza i social per parlare dei propri successi, ma la realtà è che siamo quel che siamo grazie al 90% dei nostri errori. Racconta il tuo più grande fallimento da quando lavori nel settore, che però ti ha reso ciò che sei.
Il mio fallimento più grande è stato pensare che il lavoro fosse tutta la mia vita. Pensavo infatti di non avere più valore solo perché un’azienda X mi aveva sbattuto la porta in faccia.
A dicembre 2020 il mio contratto di lavoro a tempo determinato non viene rinnovato, e mi trovo a iniziare il 2021 in piena pandemia, in estrema solitudine, e con un’autostima che rasenta lo zero.
Quel momento, per quanto difficile, mi ha resa chi sono.
Perché sì, avere un lavoro fisso è importante, ma solo dopo ho capito che essere disoccupata non azzerava il mio valore. Così, mi sono costruita pian piano una rete attorno di persone che lavorano nel mio settore: sanno esattamente quali sono le sfide del mio ruolo, parliamo dell’evoluzione del nostro settore, ci diamo una mano quando cerchiamo lavoro, e lanciamo progetti personali che ci aiutano a guardare oltre al tran tran quotidiano della nostra azienda.
Come fare per diventare una Content Designer?
Questo ruolo è a cavallo tra il mondo del microcopy e quello dell’esperienza utente.
Molto spesso le persone che arrivano nel content design vengono da 2 mondi diversi: quello del contenuto, o quello del design.
Se si viene dal contenuto (insegnanti, copywriter, supporto clienti,…), bisogna soprattutto acquisire competenze da designer.
Quindi, capire cos’è l’UX, come funziona un processo a doppio diamante, come fare ricerca, e leggere e esercitarsi su casi pratici.
Se si è già Product designer o Product manager, dobbiamo invece affinare le nostre competenze di microcopy, terminologia, e content strategy.
Essendo un lavoro abbastanza nuovo, non c’è bisogno di certificazioni o diplomi particolari. Tutto si gioca sull’autoformazione. C’è tanta letteratura ad oggi sull’UX writing e il Content design: basta informarsi, leggere, ascoltare, fare rete, e avere voglia di mettersi in gioco.
Parlando di successi, qual è il tuo prossimo obiettivo? Quale ruolo vorresti ricoprire entro i prossimi 3 anni?
Nell’ultimo anno mi sono resa conto di quanto un buon microcopy sia assolutamente inutile se l’esperienza non funziona e se non stiamo raccontando all’utente la stessa cosa nei vari touchpoint.
Il mio prossimo obiettivo è quindi quello di andare verso un ruolo di Content strategist. L’idea è di perfezionare e allineare ciò che il Brand comunica, ciò che il Marketing promuove, ciò che il Prodotto sviluppa e ciò che Operations realizza nei fatti.
Conosci il tema gender gap in ambito STEM? Se sì, come fare per superarlo?
Il gender gap è un problema estremamente presente nella Tech, e ancora di più tra i Content designer. Questo per 3 ragioni: i product designer sono pagati tendenzialmente più dei content designer, i content designer sono in maggioranza donne, e hanno soprattutto una formazione letteraria.
Visto che gli scatti salariali sono sempre piuttosto miseri, bisogna secondo me lavorare sulla fase di negoziazione durante i colloqui.
Da una parte, durante colloqui si deve fare il massimo per far sì che le risorse umane per prime “sputino il rospo” del range di salario. Altrimenti, se siamo noi a dare un numero senza aver fatto ricerca, rischiamo di perdere migliaia di euro l’anno.
Dall’altra parte, dobbiamo parlare di più di soldi tra noi designer. Dirci quanto guadagniamo ci permette di non farci sottopagare, di sapere a quanto possiamo aspirare, e di creare un mercato stabile in cui le aziende sono obbligate ad aumentare i salari.
Purtroppo, spesso chi guadagna poco non lo dice per vergogna, e rischia di non riuscire per anni a rimettersi in pari con i colleghi. Periodicamente vengono anche pubblicate delle indagini sui salari sul mercato, che aiutano molto a posizionarsi. Faccio un esempio concreto.
Un po’ di tempo fa, io e una mia amica Content Designer stavamo facendo colloqui in aziende diverse ma in contemporanea. Parlando di soldi, le ho detto qual era il mio range e quale ricerca avevo fatto per arrivare a quella cifra. Secondo lei, era troppo alto. Qualche giorno dopo, durante un colloquio, lei ha provato a fare la prova del 9 e dare il mio range - visto che avevamo più o meno la stessa seniority e competenze.
Quell’azienda le ha fatto un’offerta in quel range, senza neanche bisogno di negoziare!
È solo facendo ricerca e affrontando il tema del salario in maniera chiara con chi ci sta attorno che riusciamo a creare un mercato più equo per tutti.
Piccola nota
Chiara rende le giornate ancora più ✨frizzanti✨ con un club del libro per appassionati/e di design e prodotto.
Tutte le sessioni sono tenute in francese, ma a dicembre ci sarà un evento speciale: un Q&A con Nir Eyal, sul suo chiacchieratissimo best seller “Hooked - Creare prodotti e servizi per catturare i clienti”.
Risorse utili
Corsi
UXBox: https://uxbox.it/
CaipiroskaLab: https://caipiroskalab.it/i-nostri-corsi/
UXWriting Hub: https://uxwritinghub.com/ux-writing-courses/
UX Writing Masterclass: https://talentgarden.org/en/innovation-school/design/ux-writing-masterclass/
Libri
Content Design - Sarah Winters
Designing for emotion - Aarron Walter
UX Writing. Micro testi, macro impatto - Serena Giust
How to make sense of any mess - Abby Covert
Scrivi e lascia vivere - A. Fiacchi, V. Di Michele, A. Orrù
Altro: teoria
Content design manifesto: https://thisiscontent.design/
Articolo su cosa fa l'UX Writer: https://www.officinamicrotesti.it/guida-al-lavoro-di-ux-writer/
Talk "Pencils down: How to stop copywriting and become a partner in design": https://www.youtube.com/watch?v=yYqg3I844pg
Altro: esempi concreti
Casi studio sul design: https://growth.design/
Daily UX Writing: https://dailyuxwriting.com/ (con gruppo Facebook annesso con 15k persone!)
I miei casi studio su Medium: https://medium.com/@chiara.angori