Voglio diventare una... Security Innovation Manager
Il focus sulla sicurezza informatica negli ultimi anni è diventato sempre più centrale sia per piccole che grandi aziende: significa stare al passo con le nuove tecnologie, ma anche le relative vulnerabilità, e non finire mai di studiare.
Nell’intervista di oggi, la super Rita Manzo ci racconta cosa vuol dire essere una Security Innovation Manager in Accenture!
Descriviti in 100 parole
Mi chiamo Rita Manzo, e ad oggi lavoro in Accenture nell’ambito della sicurezza informatica nel ruolo di Manager. Sono sempre stata appassionata di matematica e di crittografia e questo mi ha portato ad intraprendere questo percorso durante l’università.
Dopo aver studiato matematica però, sentivo che mi mancava ancora qualcosa, avevo appreso quello che era alla base della cifratura, ma avevo bisogno di trovare un modo di applicare concretamente quello che avevo studiato e che tanto mi appassionava. Quindi ho deciso di prendere la laurea Magistrale in Informatica.
Oltre ai numeri sono una grande appassionata di sport e ad oggi pratico Body building a livello agonistico.
In cosa consiste il ruolo di Security Innovation Manager?
Lo stratega del digitale (in inglese Security Innovation Manager) aiuta i brand a scegliere quale sia la strada migliore per raggiungere i propri obiettivi (di business, marketing e comunicazione) attraverso i punti di contatto digitali.
Per farlo deve interfacciarsi di continuo con varie figure, sia del cliente che del suo team di lavoro, anche se il cuore delle attività avviene poi in solitaria quando le informazioni e i dati raccolti devono essere messi in fila con metodo per giungere alla definizione della strategia.
La Security Innovation Manager chiarisce il perché intraprendere determinate azioni sul digitale, definendo quali fare e quando. Poi però non abbandona la nave: monitora, insieme al team che realizza le azioni, che gli obiettivi preposti vengano raggiunti, ritarando il tiro in caso di bisogno.
Qual è la soft skill più importante che deve possedere una Security Innovation Manager?
Secondo me tra le soft skill che dovrebbero avere tutti, a tutti i livelli, rientrano la capacità di saper ascoltare veramente chi ci circonda e quella di dialogare in maniera trasparente con ogni interlocutore.
La maggior parte di noi utilizza i social per parlare dei propri successi, ma la realtà è che siamo quel che siamo grazie al 90% dei nostri errori. Racconta il tuo più grande fallimento da quando lavori nel settore, che però ti ha reso ciò che sei.
Da quando lavoro in questo settore, non posso dire di aver vissuto grandi “fallimenti”, ma sempre piccole cadute che hanno contribuito a formarmi come la professionista che sono oggi. Credo che sia stato determinante, in questo percorso, l’aver sempre chiesto feedback ai miei referenti, in modo tale da prevenire in tempo eventuali scivoloni.
Come fare per diventare una Security Innovation Manager?
Per crescere nell’ambito della sicurezza la parola chiave per me è una sola: “studiare”.
So che sembra banale, ma non bisogna mai sentirsi arrivati, mai pensare di possedere una conoscenza completa.
È necessario mettersi costantemente in discussione per crescere professionalmente e anche personalmente.
Parlando di successi, qual è il tuo prossimo obiettivo? Quale ruolo vorresti ricoprire entro i prossimi 3 anni?
Se guardiamo all’ambito aziendale e al ruolo, il mio prossimo obiettivo è quello di diventare dirigente. Ma, detto così può sembrare riduttivo.
Quello che voglio è, non solo ottenere il “ruolo” in questione, ma farlo “mio” e diventare un punto di riferimento per l’azienda nella quale opero.
Conosci il tema gender gap in ambito STEM? Se sì, come fare per superarlo?
Certamente, è un tema di grande attualità con cui tutti noi facciamo i conti.
E’ innegabile come il numero di ragazze interessate o iscritte a facoltà STEM ad oggi sia ancora inferiore rispetto alla popolazione maschile ma ci sono significativi segnali di miglioramento che fanno ben sperare per il prossimo futuro e le generazioni che verranno.
Accenture è molto impegnata in ambito I&D e ha al suo attivo diverse iniziative come ad esempio seminari didattici a partire dalle scuole superiori, al fine di incuriosire in egual modo sia ragazzi che ragazze su tematiche STEM. Prima del COVID andavamo spesso nelle università a fare seminari su tematiche di cybersecurity per mostrare cosa vuol dire lavorare in questo ambito alle giovani menti.
Attualmente ci stiamo muovendo mediante seminari “virtuali” anche se spero torneremo presto in presenza. Per aiutare le ragazze appassionate di cybersecurity, come su altri skill tech, Accenture organizza inoltre delle “Pink Academy” per permettere alle ragazze che hanno effettuato studi non STEM di fare della formazione ed essere successivamente assunte facendo della combinazione di laurea umanistica e competenze tecniche un vero punto di forza!