Recensione de 'Clean Coder'

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Chi lavora in questo settore, avrà sentito nominare Uncle Bob almeno un milione di volte: si tratta di uno degli informatici che più ha contribuito nel rendere la programmazione e il software più strutturati, grazie a strumenti e pratiche ben consolidate, oltre che alla sua infinita esperienza.

Se “Clean Code”, uno dei suoi volumi più conosciuti, è un must per chi vuole fare il salto di qualità nel lavoro come dev, “Clean Coder” è un approccio diverso a un problema simile, dove la prospettiva si ribalta: non guardiamo più il punto di vista del software e delle best practices da seguire, ma come una solida disciplina e tanto lavoro su noi stessi/e possa portarci al livello successivo.

Cosa vedrai

Ranking

Anno 2025 Autore Robert C. Martin Genere Informatico Livello Per tutti Scorrevolezza 10 / 10 Originalità 8 / 10 Valutazione 9 / 10

Recensione

Premessa doverosa: ho letto “Clean Code” diverso tempo fa, e non l’ho più dimenticato. Come un commento e la scelta di nomi di variabili e funzioni possano cambiare il destino del nostro codice ormai è certezza, tanto che se devo trovare un nome adeguato, posso impiegarci anche più di 5 minuti. A parte i ripensamenti vari, lo sviluppo software è sempre più un’arte degna di esser paragonata alla bellezza delle migliori opere di Michelangelo o alle foto di Letizia Battaglia: catturano un’esigenza, il bisogno di risolvere un problema, e di farlo scrivendo del codice.

Oltre al livello poetico dietro alla costruzione di software, in questo manuale l’approccio è ben distante dal citato “Clean Code”: l’autore non dedica il suo tempo alla discussione di quali regole scritte (e non) possano notevolmente migliorare la qualità del nostro codice, ma piuttosto ci insegna come dire di no o dire di sì possa influire in maniera incredibile all’interno di un progetto.

Saper programmare infatti non è solo questione di risolvere un problema tramite del codice, ma piuttosto aver piena comprensione del problema, del suo dominio, dei tempi necessari a farlo, di un equilibrio che si deve ricercare quando si lavora anche a livello personale: immaginate di essere chef e di aver perso il senso dell’olfatto o il gusto. Dire che provate nervosismo, è poco: come fare?

Ecco, in questo volume, l’autore si propone di descrivere, attraverso la sua esperienza personale e con esempi concreti, quando una scelta può essere frutto di riflessione e di possibili conseguenze nefaste sulla qualità del progetto, così come il concetto di “urgenza” e “ritardo” sono due mondi da cui prendere le distanze preventivamente in maniera decisa.

Inutile dire che Uncle Bob è conosciuto anche per il suo amore e sostegno all’approccio TDD: lo sviluppo guidato dai test, così come i test di accettazione e le strategie da usare sono infatti una parte importante di questo libro, che però permette anche di capire se la direzione intrapresa è quella giusta o meno.

Due dei capitoli che più ho apprezzato sono quelli dedicati alla gestione del tempo e alle stime: una domanda che viene fatta spesso riguarda proprio le stime per concludere un’attività, e spesso ci si trova di fronte a numeri che non hanno una regola scritta, ma che intuitivamente ci sembrano giusti o sbagli. Perché? Perché conosciamo i tempi dei nostri impegni e, sulla base di quelli, possiamo fare delle stime.

Oltre al fatto che c’è un intero volume dedicato proprio al mito delle giornate-uomo edito da Apogeo, l’autore suggerisce anche alcune strategie utili per calcolare dei tempi che poi non si ritorcano contro chi ha fatto la stima.

Volume che completa una collezione importante e che, come gli altri, merita un’opportuna prima lettura, ma anche una seconda, una terza, e così via…

Lezione imparata

  • I test di accettazione devono essere automatizzati sempre. Il motivo è relativo al costo, e non solo
  • Ottenere chiarezza nella comunicazione dei test di accettazione è fondamentale, ed è responsabilità di tutte le parti
  • Produrre velocemente significa essere più lenti sul mercato: più tempo per nuove funzionalità, scadenze da rinviare, e così via…

Quotes

La soluzione del problema della precisione prematura consiste nel rinviare la precisione il più a lungo possibile Ci sono due verità sulle riunioni: sono necessarie e sono una gran perdita di tempo

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