Recensione de 'Intelligenza artificiale conversazionale'

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  • 2024-03-14 - 4 minuti
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Tobi, Siri, Alexa, ChatGPT, Bard.

Sono solo alcuni dei nomi di sistemi che utilizziamo tutti i giorni per i compiti più disparati. C’è chi usa Siri per riprodurre una canzone, chi chiama Alexa per impostare il timer di cottura della pasta, chi ChatGPT per scrivere quel codice che proprio non gli va di scrivere.

La realtà è solo una: dietro strumenti apparentemente così semplici e che hanno pervaso le nostre case nel giro di pochi anni, c’è un lavoro pazzesco attribuibile a figure professionali molto diverse tra loro, tutte essenziali affinché prodotti come questi siano utilizzabili da chiunque.

Il nome della branca che si cela dietro a questo tipo di sistemi è l’intelligenza artificiale conversazionale: un argomento poco conosciuto in Italia, quanto estremamente diffuso altrove.

Chiara Martino, Conversation Designer & Knowledge Engineer e autrice del libro “Intelligenza artificiale Conversazionale” (edito da Francoangeli), ci porta all’interno del mondo della linguistica computazionale e dei sistemi che sfruttano l’analisi del linguaggio naturale insieme ad altre tecniche di elaborazione di testo e audio per la produzione e la  generazione di contenuti che rendono i nostri assistenti “intelligenti”.

Questo manuale è estremamente completo: si parte da un’introduzione alla materia che non è affatto noiosa o storica, ma piuttosto serve a dare un contesto chiaro di quanto questo settore non sia poi così recente.

L’autrice porta infatti esempi concreti degli strumenti che, storicamente parlando, hanno rappresentato le versioni rudimentale di ciò che usiamo oggi all’interno di qualunque ambiente chiuso, insieme a quelle che sono le tecniche utilizzate per realizzarli, come il text-to-speech e viceversa, o la traduzione automatica, il NLU come strumento di contestualizzazione di una conversazione, e così via.

Non si ferma qui, però: raccontando quali siano i ruoli chiave che servono per produrre un software del genere, l’autrice racconta anche come un progetto che richieda l’implementazione di un assistente virtuale piuttosto che di un chatbot abbia una serie di step e figure obbligatorie che si rendono necessarie per ottenere il meglio dal prodotto. C’è infatti un capitolo dedicato a come impostare un progetto che serva a realizzare un prodotto che sfrutti questa materia.

In questo, dimostra infatti di possedere una grande conoscenza non solo del dominio, ma anche di come si gestisce l’intero workflow dall’ideazione fino alla messa in produzione: si tratta di un passaggio fondamentale per chi non vuole fermarsi alla teoria, ma vuole anche cimentarmi nella realizzazione pratica di strumenti simili.

Non manca poi una sezione dedicata a LLM e GenerativeAI che, anche se accennata in termini di concetti di base, rende evidenti le potenzialità in questo campo rispetto anche alle funzionalità messe a disposizione degli utenti.

Un libro pieno di riferimenti a persone che lavorano nel settore, alle loro esperienze e al lavoro svolto finora non solo a livello internazionale, ma soprattutto sul territorio italiano, da persone di ogni background professionale, che contribuiscono ad una branca estremamente multi-disciplinare.

Forse è proprio questa la potenza di un settore come questo: la forza nel riuscire ad unire professionisti/e che provengono da campi estremamente diversi, tutti necessari per la piena comprensione e realizzazione di questi strumenti. 

La lettura dà luogo a moltissimi spunti di riflessione sul funzionamento di questi strumenti “dietro le quinte”, unisce i punti di un campo estremamente frastagliato e spesso noto a pochi e permette a chiunque di avvicinarsi alla materia, pur non avendo competenze specifiche in merito.

Questo manuale è consigliato sia a ruoli più tecnici che vogliono capire l’astrazione dietro a strumenti del genere, per poi poter avere la giusta cassetta degli attrezzi per lavorarci, sia a ruoli di governance che hanno bisogno di un quadro più generale che gli permetta di comprendere meglio il dominio dell’intelligenza artificiale applicata all’ambito conversazionale.

Ogni riferimento a tecniche o strumenti particolari è infatti sempre corredato di spiegazione e tipo di utilizzo, così da rendere la lettura ancora più immediata e chiara.

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