Persi senza Google Maps
Ti è mai capitato di fermarti a pensare come faresti ad andare ad un evento dall’altra parte della città, se non avessi installata qualche app che ti faccia da navigatore?
Nascere nella generazione in cui è “impossibile perdersi” è una grandissima fortuna. Nessuno dopo di noi, neanche una sola generazione, potrà avere la sensazione di essersi perso così come lo sono state le generazioni prima di noi.
La realtà è che siamo persi senza Google Maps, letteralmente.
Intro
Immagina di trovarti in vacanza. Immagina di aver dimenticato il telefono in albergo e di avere una prenotazione in un ristorante nel giro di pochi minuti, ma di trovarti in un posto di cui non sai assolutamente nulla. Che fare?
La rivoluzione di Google Maps ha toccato dei terreni inesplorati: la frustrazione e la paura che derivano dalla sensazione di perdersi in un territorio sconosciuto.
La vergogna che si provava a causa dell’incapacità di seguire le indicazioni dettagliate nel Tuttocittà che erano state accuratamente studiate e stampate il giorno prima di un viaggio. L’ansia di accostare per chiedere indicazioni a una stazione di servizio. E così via.
Google Maps rappresenta una di quelle tecnologie di cui si è ampiamente sottostimato il valore e l’impatto.
Mentre viaggio e mi sposto in giro per il mondo -certamente, prima del Covid-19-, si diventa più consapevoli delle proprie capacità di confidare di essere sulla strada giusta verso la mia destinazione solo grazie ad un telefono.
La comoda ignoranza di non sapere dove siamo, di sapere quanto abbiamo viaggiato e di quanto tempo ci aspetta prima di arrivare a destinazione, se ci sarà parcheggio o se sarà affollato, sono tutte informazioni che prima erano impensabili.
Cristoforo Colombo sarebbe stato un uomo qualunque, se Google Maps fosse esistito già nel 1400.
Mentre la navigazione attraverso il classico navigatore GPS ha seguito un percorso contorto verso l’obsolescenza, Google Maps ci ha portato il mondo intero.
Oggi in tutto il mondo le persone atterrano a New York, a Tokyo, al Cairo o persino nella Repubblica Democratica del Congo senza avere la più pallida idea di quale strada dovrà portarli in albergo o se la città sia quella giusta.
Ovunque, scendono dagli aerei in una terra straniera, in un posto in cui non sono mai stati, e indovina un po’, sanno dove sono".
Ma…
Che cos’è Google Maps?
La piattaforma Google Maps, formalmente nota come API di Google Maps, nasce nel 2005 e da qualche anno ha lanciato diversi aggiornamenti che stanno interessando sia gli sviluppatori che gli imprenditori.
Google Maps funge sia da motore di ricerca per trovare informazioni su aziende e attività locali, sia da mappa per indirizzare gli utenti verso quella posizione.
Ciò è particolarmente importante poiché il 30% di tutte le ricerche da dispositivi mobili è basato sulla posizione, il che significa che Google Maps rappresenta un fattore critico per il traffico mobile.
Un difetto? Le foto sono state “schiacciate” per essere adattate al servizio, anche se in realtà si tratterebbe di ortofoto.
Posti insoliti
Il tutto ha però anche un lato comico: vediamo qualche esempio di posti divertenti (e straordinari) da guardare seduti comodamente a casa propria.
Un aereo tra gli alberi
Gesù ti ama
Gli stagni di potassio in Utah
Un branco di bufali in corsa
Il Gigante di Atacama in Cile
Meteor Crater Visitor Center
La sede di Batman
E poi…
Google Maps è però solo uno dei primi progetti nati su questo tema: pensiamo anche a Google Earth.
E se volessimo volare fuori dal pianeta?
Google Earth Pro è gratuito e disponibile per tutti i sistemi operativi. Ci permetterà di fare un bel giro per l’universo…
Google Mars è un’applicazione all’interno di Google Earth che è una versione dello stesso programma, ma per le immagini del pianeta Marte.
Una foto di Marte
Google gestisce anche una versione basata su browser, sebbene le mappe abbiano una risoluzione molto più accurata all’interno di Google Earth e includano terreno 3D, nonché immagini a infrarossi e dati di elevazione.
Ci sono anche alcune immagini ad altissima risoluzione della telecamera HiRISE del Mars Reconnaissance Orbiter che hanno una risoluzione simile a quelle delle città sulla Terra.
Marte ha anche una piccola applicazione trovata vicino in una certa zona di Marte. Si chiama Meliza, un personaggio robot con cui l’utente può parlare. Spoiler: è abbastanza diffidente!
Un estratto della conversazione con Meliza
Infine, quella che originariamente era un’applicazione browser, Google Moon è una funzione che consente l’esplorazione della Luna. Google ha portato la funzione su Google Earth per il 40° anniversario della missione Apollo 11 il 20 luglio 2009.
Foto della Luna
Infine, Google Sky: possiamo esplorare tutte le costellazioni ad ora note inserendo le coordinate della carta celeste, nel formato [ascensione retta] [declinazione] (ad esempio: 12h 46m 10.1s +30° 43′ 55″).
Galassie topo, parte della Chioma di Berenice